E’ stato uno dei più grandi piloti del Mondiale Enduro e con la sua personalità, correttezza, professionalità e simpatia un personaggio unico del mondo dell’offroad delle due ruote artigliate. Giovanni Sala non lo si ricorda solo per le sue imprese dietro il manubrio ma anche come uomo.
La carriera di Giovanni Sala e KTM decollò praticamente a braccetto con il Team Farioli.
Cinque titoli mondiali di classe (1993-1994-1995 500cc, 1998 250cc, 1999 4004T).
Un titolo mondiale assoluto.
Quattro volte secondo nel mondiale (1992, 1996, 1997, 2003).
Sei volte campione italiano assoluto (1994, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999).
Tredici volte campione italiano di classe (1992, 1993, 1994, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2002, 2004, 2006).
Tre vittorie assolute alla Sei Giorni (1992 Australia, 1996 Finlandia, 1997 Italia).
Quattro vittorie di classe alla Sei Giorni (1992 Australia, 1996 Finlandia, 1997 Italia, 1998 Australia).
Quattro volte iridato a squadre con la Maglia Azzurra dell’Italia alla Sei Giorni (1992 Australia, 1994 Stati Uniti, 1997 Italia, 2000 Spagna).
52 Vittorie iridate in carriera nei vari Gran Premi.
Ma Giovanni Sala non è stato solo un SUPER CAMPIONE in sella alle KTM, ma anche un tester e pilota impegnato nello sviluppo di nuovi modelli della Casa austriaca.
Un talento incredibile per il mondo delle due ruote con una padronanza unica in ogni condizione di guida.
Sala nella sua carriera si è dedicato con coraggio anche al progetto Rally-LC8. Dopo gli iniziali test a oltre 200 kmh di velocità nel deserto, “Gio” ha mostrato la sua abilità anche alla Dakar contribuendo allo sviluppo e al backup delle vittorie di Marc Coma.
“Sì”, piuttosto che “No” è stata la risposta di Sala anche quando ho sentito la parola “Erzberg” per la prima volta. Al culmine della sua carriera ha vinto la gara in Austria nel 1998.
A quasi un decennio dl ritiro dalle competizioni, si vede ancora il signor Gio Sala in sella a una EXC. Dopo essere stato responsabile dei percorsi e della sicurezza del mondiale enduro per la FIM il suo fisico lo ha costretto a prendersi un meritato riposo anche se alla Valli Bergamasche, il mitico “Gio” si è goduto l’applauso del pubblico in un giro del percorso della speciale prologo.
Grande Gio! Big Gio!
Isidoro Trapletti: gpenduro.com