Con il week end appena trascorso a Brioude, Francia, abbiamo concluso la nostra 35esima partecipazione ininterrotta al mondiale di enduro !!! Un’avventura iniziata nel 1990 che, grazie alla passione infinita per questo sport, ci ha portato a soffiare le candeline di questo prestigioso traguardo. Con orgoglio posso dire che siamo l’unico Team ad essere stato SEMPRE presente, dall’inizio, dalla fondazione di questo campionato. Quasi ora di scrivere i ricordi……..
Il mondiale ci ha dato delle ottime soddisfazioni, senz’altro qualche rimpianto, ma le corse sono fatte così, gli imprevisti ci sono e bisogna accettarli.
2° posto finale in E3 per il nostro capitano Hamish Macdonald, risultato di tutto rispetto se pensiamo alla scapola rotta in Portogallo e la seguente gara in Romania ovviamente NON in condizione. Ci saremmo potuti giocare il titolo qui in Francia, ma và già bene così .
3° posto in E1 di un ottimo Zack Pichon !!! E qui nulla da dire, dietro ai 2 mostri sacri del nostro sport, Garcia ed Holcombe. Quindi, ad oggi , meglio di così impossibile. Una bella progressione , dopo un inverno tribulato.
4° posto in E2 di Wil Ruprecht, tutto fatto nelle ultime gare. e qui grande rammarico. La velocità mostrata
negli ultimi GP non aveva nulla a che vedere con quello fatto all’inizio. Ma come dicevo, le corse sono fatte così.
Buon 5° posto in E1 per l’esordiente Sydow, diciamo pure una mela acerba , alternato belle prestazioni a puttanate fotoniche !! Ripeto, primo anno, questo che arriva per lui sarà un lungo inverno, dove il sergente Hartman in confronto, gli sembrerà la fatina delle fiabe. un bel prospetto, ma che deve capire bene ancora
dove è finito .
Magain infortunato spesso e volentieri, ci rimane la splendida vittoria di Bettola, dove ha stupito l’intero paddock. Senza infortuni, lui rimane una certezza.
Anno di apprendistato per il Francese Roussaly.
Adesso continuiamo con i campionati nazionali, Hamish in Svezia, Pichon in Francia , Sydow in Germania. Tutti sono in testa attualmente nell’assoluta dei 3 campionati, bisogna finire l’opera. E poi si comincierà a ragionare sul futuro.
Saluti e grazie a tutti. Azza
